Incentivi Sud Italia: ZES zona economica speciale
L’addio alle otto Zes esistenti, per passare dal 2024 a un’unica Zona economica speciale, è la principale novità introdotta dal governo Meloni nelle politiche per il Mezzogiorno. Sembra finire I’era dell’Ires dimezzata per chi investe. E il quadro delle risorse per il credito di imposta per le spese in beni strumentali non appare ancora chiaro. Il prospettato finanziamento triennale, stando alla nota sintetica fin qui diffusa dal Mef sulla legge di bilancio, non sarebbe ancora garantito e si parla di una copertura di 1,8 miliardi per il solo 2024. Sulla stessa adeguatezza di questa dote potrebbero esserci dei dubbi, almeno fin quando la norma sul credito di imposta uscirà dall’esame parlamentare del decreto Sud. La versione approvata dal governo infatti prevede un valore minimo degli investimenti agevolabili pari a 200mila euro ma in commissione Bilancio alla Camera sono nel frattempo piovuti emendamenti bipartisan per chiedere di abbassare il tetto a 100mila euro o almeno differenziarlo riducendolo a 60mila euro per le Pmi e a 3Omila euro per le microimprese. Un pressing dettato dall’andamento fin qui avuto dal credito di imposta nelle otto Zes, utilizzato perlopiù dalle imprese di più piccola dimensione. È chiaro quali sarebbero gli effetti di ricevere la soglia: allargare notevolmente la platea dei potenziali beneficiari con possibili effetti sul fabbisogno finora individuato in 1,8 miliardi.