Credito all’innovazione
A cosa serve
Sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari / leasing finanziario per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software).
Quali Vantaggi
- Contributo in conto interessi da 2,75% a 3,57%
- Contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall’impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE, che attingono sia a un apposito plafond di Cassa Depositi e Prestiti, sia alla provvista ordinaria. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d’interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie Industria 4.0.
- Accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell’80%.
- Il beneficio è cumulabile con iperammortamento e superammortamento, credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo, Patent Box, incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE), incentivi agli investimenti in startup e PMI innovative.
A chi si Rivolge
A tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale,
indipendentemente dal settore economico in cui operano.
Come si Accede
- Le imprese interessate devono presentare, entro il 31 dicembre 2018, a una banca o a un intermediario finanziario, la richiesta di finanziamento e la domanda di accesso al contributo, secondo lo schema definito con apposita circolare ministeriale.
- La banca o l’intermediario finanziario, previa verifica, delibera il finanziamento e trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo
- Entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta di prenotazione, il Ministero comunica alla banca o all’intermediario finanziario la disponibilità, parziale o totale, delle risorse erariali. Le richieste di prenotazione sono soddisfatte, secondo l’ordine di presentazione, fino a concorrenza della disponibilità delle risorse