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Contributo Sabatini da indicare nel rigo RU151 modello Redditi 2023

Ottobre 17, 2023

Il modello Redditi 2023 presenta nel quadro RU il nuovo rigo RU151 “Cumulo”, che ha la finalità di verificare il rispetto del divieto del doppio finanziamento.

In pratica, con ciò vengono individuati gli investimenti già agevolati, con specifici crediti d’imposta, che beneficiano di ulteriori contributi pubblici.

Il particolare, il monitoraggio riguarda esclusivamente i seguenti crediti d’imposta:

  • il credito d’imposta formazione 4.0 (codice F7);
  • il credito d’imposta ricercasviluppo e innovazione 2020-2022 (codice L1);
  • il credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi generici 2022 (codice L3);
  • il credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi materiali 4.0 2022(codice 2L);
  • il credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi immateriali 4.0 2022 (codice 3L).

La compilazione del rigo RU151 richiede le seguenti informazioni:

  1. il codice del credito d’imposta da indicare;

CodiceCredito d’imposta
F7credito d’imposta formazione 4.0
L1credito d’imposta ricerca, sviluppo e innovazione 2020-2022
L3credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi generici 2022
2Lcredito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi materiali 4.0 2022
3Lcredito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi immateriali 4.0 2022
  1. l’anno di riferimento (2020, 2021 e 2022), ossia l’anno in cui i benefici sono stati cumulati;
  2. la descrizione dell’ulteriore – rispetto al credito d’imposta – contributo pubblico fruito.

Tra gli ulteriori contributi pubblici soggetti a monitoraggio, si deve annoverare anche la Nuova Sabatini, che generalmente è fruita assieme a uno dei crediti d’imposta investimenti in beni strumentali e che consiste in un contributo in conto impianti, il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo predefinito (pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e al 3,575% per gli investimenti 4.0).

Pertanto, ad esempio, se la società Alfa Srl, nel corso del periodo d’imposta 2022, ha acquistato un bene strumentale “generico” beneficiando del credito d’imposta con codice L3, nonché al contempo anche del contributo Sabatini, il rigo RU151 del modello Reddito 2023 deve essere compilato come di seguito.

Le istruzioni alla compilazione della dichiarazione dei redditi non prendono in considerazione i casi in cui l’effettuazione dell’investimento agevolato con i crediti d’imposta investimenti sia disallineata rispetto alla concessione e fruizione della Sabatini, vuoi perché, ad esempio, l’investimento è stato effettuato nell’anno 2022 e la concessione della Sabatini è avvenuta nel 2023 – da verificare sul portale Registro Nazionale Aiuti di Stato (RNA) – oppure perché l’investimento è stato “solo” prenotato nel periodo d’imposta 2022 e sarà effettuato quest’anno, benché la concessione della Sabatini sia avvenuta già nel 2022.

In entrambi i casi, laddove operativamente possibile, in assenza di chiarimenti sul punto, potrebbe essere opportuno ricondurre le 2 agevolazioni allo stesso periodo d’imposta, anche al fine di evitare possibili errori e/o dimenticanze.

Così, ad esempio, se l’impresa ha effettuato l’investimento agevolato nel corso del periodo d’imposta 2022, si ritiene preferibile indicare, già nel modello Reddito 2023, oltre che il credito d’imposta investimenti, anche la Sabatini compilando il rigo RU151, ancorché la concessione del contributo sia avvenuta nel 2023 e, comunque, entro la presentazione della dichiarazione.

Allo stesso modo, laddove l’investimento risulti prenotato nel 2022 ed effettuato nel 2023, con concessione della Sabatini avvenuta già nel 2022 (situazione tutt’altro che teorica poiché accaduta nel concreto), si è dell’avviso che nel modello Redditi 2023 dovrebbe essere indicata sia la prenotazione dell’investimento che il contributo Sabatini.

Da ultimo, pare utile precisare quali potrebbero essere le conseguenze sanzionatorie in caso di omesso inserimento del contributo Sabatini nel rigo RU151. Certamente non la perdita dell’agevolazione, atteso che la stessa risulta esposta nel RNA (e quindi non va nemmeno indicata in dichiarazione tra gli Aiuti di Stato). Si ritiene, invece, che possa essere al più comminata la sanzione amministrativa, di cui all’articolo 8, D.Lgs. 471/1997, pari a 250 euro.

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