NEWS: Iperammortamento 250 per cento 2018: istruzioni, scadenza e novità
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Iperammortamento 2018: sarà in vigore fino alla fine dell’anno l’agevolazione che consente di dedurre il 250 per cento dei beni strumentali ad alto contenuto digitale.
Sono molte le novità introdotte, prima dalla Legge di Bilancio 2018 e recentemente dal Decreto Dignità per contrastare le delocalizzazioni di imprese all’estero.
Il maxi ammortamento potrà essere richiesto fino alla scadenza del 31 dicembre 2019, nel rispetto di specifici requisiti, per effetto della proroga delle misure previste dal piano Industria 4.0.
Già con il Decreto Mezzogiorno era stata prevista una proroga dell’iperammortamento al 250% fino al 30 settembre 2018, tuttavia per il riconoscimento del diritto a beneficiare della maxi-deduzione per investimenti in beni strumentali digitali è necessario rispettare specifiche scadenze e regole.
Come noto, l’iperammortamento al 250 per cento riguarda i beni strumentali materiali nuovi e interconnessi, ovvero che siano in primo luogo caratterizzati da un alto tasso di digitalizzazione.
L’elenco dei beni strumentali per i quali è riconosciuto l’iperammortamento al 250% è stato ulteriormente esteso rispetto a quanto previsto dall’allegato A e B della Legge di Bilancio 2017.
Di seguito termini e scadenze per beneficiare dell’iper ammortamento 2018 fino al 2019 e tutte le regole ed istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Iperammortamento 250 per cento: proroga al 31 dicembre 2019
La proroga dell’iperammortamento al 250 per cento è una delle novità rivolte alle imprese e inserite nella Legge di Bilancio 2018.
Per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi compresi all’elenco dell’allegato A della Legge di Bilancio 2017, il costo di acquisizione è maggiorato del 150 per cento anche:
“per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2018, ovvero entro il 31 dicembre 2019, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2018 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.”
In sostanza, la bozza di Legge di Bilancio 2018 prevede la possibilità di beneficiare della proroga dell’iperammortamento fino al 31 dicembre 2019 a patto che:
- l’ordine risulti accettato entro il 31 dicembre 2018;
- il pagamento di acconti pari almeno al 20% del costo del bene risulti effettuato fino al 31 dicembre 2018.
Stesse regole che, seppur con scadenza diversa, valgono anche ora in merito alla proroga della maggiorazione del 150% del costo di acquisizione del bene inserita con il DL 91/2017.
Iperammortamento al 250 per cento per gli acquisti effettuati entro il 30 settembre 2018
Il DL 91/2017 aveva già introdotto una proroga dell’iperammortamento al 250%, con la possibilità di fruire della maggiorazione del costo e dell’extra deduzione contabile per gli acquisti effettuati fino al 30 settembre 2018.
Anche in questo caso la possibilità di usufruire dell’agevolazione del piano Industria 4.0 resta subordinata al rispetto di determinate regole e scadenze:
- ordine accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2017;
- pagamento di acconti in misura pari almeno al 20% del costo di acquisizione entro il 31 dicembre 2017.
Alle scadenze sopra elencate deve distinguersi il momento a partire dal quale è possibile fruire del beneficio fiscale.
La deduzione del costo del bene ammortizzabile, maggiorato del 150%, è riconosciuto a partire dall’esercizio di entrata in funzione del bene.
Si tratta del requisito di interconnessione del bene al sistema aziendale, previsto dal comma 11 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2017, identificato con il momento a partire dal quale il bene oggetto di iperammortamento al 250% entra effettivamente in funzione.
Si ricorda che per i beni oggetto di iperammortamento è possibile beneficiare anche del super ammortamento al 140% per l’acquisto di beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali Industria 4.0.
Iperammortamento solo per beni da usare in Italia: cosa cambia con il Decreto Dignità
A partire dal 2018 l’iperammortamento sarà riconosciuto soltanto per l’acquisto di beni destinati a strutture produttive situate in Italia. È questa una delle novità per le imprese introdotte con il Decreto Dignità.
La misura si collega direttamente ai nuovi vincoli per le imprese che delocalizzano: in caso di fruizione dell’iperammortamento da parte di imprese che, durante il periodo di agevolazione, cedono il bene o lo destinano a imprese situate all’estero, l’agevolazione verrà revocata e recuperata:
“attraverso una variazione in aumento del reddito imponibile del periodo d’imposta in cui si verifica la cessione a titolo oneroso o la delocalizzazione degli investimenti agevolati per un importo pari alle maggiorazioni delle quote di ammortamento complessivamente dedotte nei precedenti periodi d’imposta, senza applicazione di sanzioni e interessi.”
Documenti necessari
Al netto delle regole e novità fin qui analizzate, per beneficiare dell’iperammortamento è necessario rispettare il requisito dell’inteconnessione del bene al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Per poter fruire dell’agevolazione è necessaria la produzione, da parte dell’impresa, di una dichiarazione resa dal rappresentante legale che certifichi l’avvenuta interconnessione del bene.
In caso di beni aventi ciascuno un costo di acquisizione superiore a 500.000 euro sarà invece necessaria la produzione di una perizia tecnica giurata ovvero un attestato di conformità che certifichi, oltre all’interconnessione, anche il possesso dei requisiti tecnici del bene previsti dagli elenchi di cui all’allegato A o B della Legge di Bilancio 2017.
Chiarimenti in merito all’acquisizione della documentazione richiesta sono stati forniti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 27/E del 9 aprile 2018: in caso di perizia tardiva l’agevolazione slitterà ma non si decadrà dal beneficio.
Iperammortamento 250 per cento: le novità della Legge di Bilancio 2018
La proroga dell’iperammortamento fino al 31 dicembre 2019 non è l’unica novità prevista dalla bozza della Legge di Bilancio 2018.
Oltre a modificare i termini di scadenza per l’ordine del bene e per il pagamento degli acconti, all’interno delle misure di cui al piano Industria 4.0 viene prevista la possibilità di sostituire i beni oggetto di iperammortamento nel rispetto delle seguenti regole:
- l’impresa sostituisca il bene originario con un bene materiale strumentale nuovo avente caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori a quelle previste dall’allegato A alla legge 11 dicembre 2016, n. 232;
- attesti l’effettuazione dell’investimento sostitutivo, le caratteristiche del nuovo bene e il requisito dell’interconnessione secondo le regole previste dall’articolo 1, comma 11, della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Elenco beni agevolabili
Tra le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018 è necessario segnalare anche le modifiche all’elenco dei beni agevolabili con l’iperammortamento previsto dall’allegato B della Legge di Bilancio 2017.
Coloro che beneficiano dell’iperammortamento al 250% potranno beneficiare della maggiorazione del 40% i beni immateriali strumentali rientranti nelle seguenti categorie:
- sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
- software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
- software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field).