Studio Associato S.r.l. | Cosa cambia con la “manovra” per il 2017: Proroga e nuove risorse in arrivo per la Nuova Sabatini, tempi più lunghi anche per super ammortamento e “iperammortamento” del 250% per investimenti in tecnologie innovative.
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Cosa cambia con la “manovra” per il 2017: Proroga e nuove risorse in arrivo per la Nuova Sabatini, tempi più lunghi anche per super ammortamento e “iperammortamento” del 250% per investimenti in tecnologie innovative.

Novembre 8, 2016
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Legge Stabilita’ 2017: Cosa cambia per Nuova Sabatini e ammortamenti

Nell’articolo dedicato al sostegno agli investimenti delle PMI si trova la proroga del regime di aiuto Nuova Sabatini, istituito dal decreto-legge n. 69-2013 per agevolare l’accesso al credito delle PMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Si tratta di uno dei principali strumenti agevolativi nazionali, si sottolinea nel testo, la cui rilevanza per il sistema delle PMI è confermata dal notevole interesse mostrato sia da parte dei potenziali beneficiari che da parte degli operatori bancari. Ad oggi, infatti, 8.700 imprese hanno presentato oltre 12mila domande di agevolazione, per un ammontare complessivo dei finanziamenti concessi pari a circa 3,2 miliardi di euro (che arrivano a 4 miliardi se si considerano le prenotazioni relative agli ultimi due mesi di giugno e luglio).

Proroga e più risorse. In base alle disposizioni attualmente in vigore, la Nuova Sabatini dovrebbe “scadere” a fine anno. La legge di bilancio proroga l’operatività dello strumento fino al 31 dicembre 2018, prevedendo al contempo uno stanziamento di complessivi 560 milioni di euro, di cui: 28 milioni di euro per il 2017, 84 milioni di euro per il 2018, 112 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni di euro per il 2022 e 28 milioni di euro per il 2023.

Inoltre, per favorire la realizzazione di investimenti aventi carattere spiccatamente innovativo, con particolare riferimento a quelli ascrivibili al cosiddetto “Manufacturing 4.0”, e dare attuazione alla strategia per l’innovazione “Manifattura Italia” – in corso di definizione – il 20% dello stanziamento è destinato all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID). Compatibilmente con le norme europee sugli aiuti di Stato alle imprese, il contributo per tali investimenti potrà usufruire di una maggiorazione del 30%.

I meccanismi restano identici: le imprese potranno continuare a chiedere finanziamenti compresi tra 20mila e 2 milioni di euro; il contributo concesso dal Ministero alla PMI, a fronte del finanziamento ottenuto, è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali posticipate, al tasso del 2,75 % annuo per cinque anni; Cassa Depositi e Prestiti ha a disposizione un plafond cui le banche e gli intermediari finanziari, l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e CDP, possono attingere per concedere i finanziamenti alle PMI.

CDP avrà inoltre la possibilità di incrementare l’attuale plafond di provvista (stabilito nel limite di 5 miliardi di euro), in funzione delle richieste di finanziamento che utilizzino tale fonte di copertura. L’incremento, in ogni caso, non potrà superare l’importo complessivo di ulteriori 7 miliardi di euro, importo indicato in via prudenziale in quanto corrispondente a quello che risulterebbe necessario ove i finanziamenti fossero concessi esclusivamente a valere sul medesimo plafond.

Ammortamenti

Anche in questo caso, proroga e rafforzamento sono le parole chiave. Come già previsto dal piano Industria 4.0, è confermato il cosiddetto super ammortamento, la deduzione extracontabile del 40% per gli investimenti in beni strumentali nuovi, impianti e macchinari effettuati da tutti i titolari di reddito d’impresa (lavoratori autonomi compresi), che porta al 140% il valore della deduzione, riducendo la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte.

La manovra estende l’agevolazione al 31 dicembre 2017, con l’aggiunta un’ulteriore finestra che permette la consegna del bene fino al 30 giugno 2018, a condizione che entro il 31 dicembre 2017 l’impresa abbia versato un acconto pari al 20% del costo.

In particolare, la legge di bilancio prevede:

  • al fine di favorire processi di trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello Industria 4.0 , per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi il costo di acquisizione è maggiorato del 150% (si tratta del cosiddetto iperammortamento);
  • per i soggetti che beneficiano della maggiorazione di cui sopra e che, nel periodo indicato effettuano investimenti in beni immateriali strumentali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0, il costo di acquisizione di tali beni è maggiorato del 40%; questa specifica agevolazione è riconosciuta solo ai soggetti che beneficiano dell’iperammortamento.
  • La novità introdotta dalla legge di bilancio sta nell’escludere dalla proroga del super ammortamento i veicoli e i mezzi di trasporto diversi da quelli utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività di impresa.

 

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