Decreto Sud: parte il credito d’imposta alle imprese per gli investimenti in beni strumentali
Con il decreto Sud, approvato dal Consiglio dei Ministri del 7 settembre 2023, arriva la trasformazione delle attuali otto zone economiche speciali in una zona economica speciale unica per il Mezzogiorno, che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
La Zes Unica, che sarà operativa dal 1° gennaio 2024, sarà destinataria di specifiche semplificazioni amministrative e agevolazioni fiscali rappresentate da un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali delle imprese, ecco il dettaglio:
- L’agevolazione è prevista per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026,
- importo non inferiore a 200.000 euro,
Quali territori comprende la Zes unica: entrando nel dettaglio, quindi, con il decreto approvato si trasforma in una zona economica speciale unica per il Mezzogiorno le attuali otto Zes che comprende le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Quali sono le semplificazioni amministrative: è previsto un procedimento unico.
L’autorizzazione unica sostituisce tutti i titoli abilitativi/autorizzatori comunque denominati, necessari alla localizzazione, insediamento, realizzazione, messa in esercizio, trasformazione, ristrutturazione, riconversione, ampliamento o trasferimento/cessazione o riattivazione delle attività economiche, industriali, produttive e logistiche.
Verrà inoltre realizzato il portale web della Zes unica. Il portale, che sarà anche in lingua inglese, fornirà tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella Zes.
E’ prevista inoltre, a partire dal 1° gennaio 2024, l’istituzione lo sportello unico digitale Zes per le attività produttive nella Zes unica, che consente la digitalizzazione dei processi amministrativi.
Le imprese che intendono avviare attività economiche, ovvero insediare attività industriali, produttive e logistiche all’interno della Zes, presenteranno allo sportello unico, l’istanza, allegando la documentazione e gli eventuali elaborati progettuali previsti dalle normative di settore.
Quali investimenti sono agevolabili:
Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale (come definito all’art. 2, punti 49, 50 e 51, regolamento (UE) n. 651/2014), relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria:
- di macchinari, impianti e attrezzature
- all’acquisto di terreni e all’acquisizione, alla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
- Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni; tale costo non comprende le spese di manutenzione.
L’agevolazione non si applica:
- ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché ai settori creditizio, finanziario e assicurativo;
- alle imprese in difficoltà come definite dall’art. 2 punto 18, regolamento (UE) n. 651/2014.
Il credito d’imposta è attribuito nella misura massima consentita dalla medesima Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura e nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, che effettuano l’acquisizione di beni strumentali nuovi, gli aiuti sono concessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo, forestale e delle zone rurali e ittico.