Nuova Sabatini – cambia il modello di valutazione dei finanziamenti
Al via il nuovo modello di rating per i finanziamenti della Nuova Sabatini ai fini dell’accesso al Fondo di garanzia per le PMI
*****
*****
Dal 14 giugno è entrato in vigore il nuovo modello di valutazione, basato sulla probabilità di inadempimento delle imprese, ai fini dell’accesso alla garanzia del Fondo di garanzia per le PMI in relazione ai finanziamenti agevolati previsti dalla Nuova Sabatini.
Il regime di aiuto noto come Nuova Sabatini è stato istituito dal decreto-legge n. 69-2013 per agevolare l’accesso al credito delle PMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.
Si tratta di uno dei principali strumenti agevolativi nazionali, la cui rilevanza per il sistema delle PMI è confermata dal notevole interesse mostrato sia da parte dei potenziali beneficiari che da parte degli operatori bancari.
La misura è partita con un plafond di risorse di Cassa Depositi e Prestiti inizialmente pari a 2,5 miliardi, poi raddoppiato a 5 miliardi dalla legge di Stabilità 2015, utilizzabile dalle banche aderenti alle convenzioni MiSE-ABI-Cdp o dalle società di leasing per concedere finanziamenti alle PMI.
Inoltre, sono previsti contributi del Ministero dello Sviluppo economico per coprire parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari. Tali finanziamenti, di importo compreso tra 20mila euro e 2 milioni di euro, possono beneficiare della garanzia del Fondo di garanzia per le PMI, fino all’80% dell’ammontare del prestito.
La Legge di Bilancio ha prorogato l’operatività dello strumento fino al 31 dicembre 2018, prevedendo al contempo uno stanziamento di complessivi 560 milioni di euro, di cui: 28 milioni di euro per il 2017, 84 milioni di euro per il 2018, 112 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni di euro per il 2022 e 28 milioni di euro per il 2023.
Nuovo modello di valutazione
Il nuovo modello di rating – previsto dal decreto MISE del 7 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 giugno – si basa sull’attribuzione alle imprese di una “probabilità di inadempimento” con consequenziale collocamento delle stesse in una specifica classe di valutazione utile per determinare il merito di credito.
Il modello è applicato alle richieste di intervento relative ai finanziamenti della Nuova Sabatini riferite alle PMI diverse dalle nuove imprese, vale a dire quelle che sono state costituite o che hanno iniziato la propria attività non oltre 3 anni prima della richiesta di ammissione alla garanzia del Fondo, non utilmente valutabili sulla base degli ultimi due bilanci approvati.
Non sono ammesse alla garanzia le PMI con una probabilità di inadempimento superiore al 9,43%.
Allegati: